“ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili
(Dal vangelo secondo Luca, 1:52)
Un videogioco è solo divertimento? Non può essere cultura “alta”, con contenuti educativi e perfino spirituali? Per smentire questo luogo comune, proseguiamo la nostra serie di consigli videoludici per unire il didattico al dilettevole.
Nel dicembre del 1989, il comunismo in Romania finì con una grande sollevazione popolare e uno schianto improvviso: il 16 cominciavano le manifestazioni e il giorno di Natale, dettaglio ulteriormente tragico e quasi simbolico, Ceausescu veniva fucilato. Agli storici il compito di studiare cosa sia successo in quei pochi giorni e perché; a chi vuole farne un’esperienza come dire meno libresca, si offre una interessante alternativa.
Black the Fall, uscito nel 2017, è un videogioco di genere “piattaforma”, quei giochi in cui il protagonista deve continuamente spostarsi da un ambiente all’altro risolvendo dei puzzle (es. per aprire quella porta…
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In pratica il comunismo ha anticipato di trenta anni quello che oggi avviene nella nostra morente società capitalista.
Domanda d’obbligo (o retorica?): non è che con sotto le mentite spoglie del comunismo rumeno, ci raccontano la nostra società di oggi?
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In Francia un importante vescovo è stato convocato da non so quale ministro per discutere del segreto confessionale in merito alla pedofilia. (Notizia appresa su “il Sismografo”, basta cercare.
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Mah, ni. Gli sviluppatori del gioco sono rumeni e volevano raccontare nel proprio linguaggio la storia e la tragedia del loro paese, un’esperienza a suo modo catartica. Non penso volessero lanciare un messaggio direttamente riferito al’Occidente odierno.
Casomai siamo noi oggi che vediamo il tramonto dell’Occidente e possiamo riconoscere i segni premonitori di un totalitarismo prossimo venturo (e sia chiaro che parlo di segni che sono presenti da ben più di un paio d’anni).
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