Ci sono fondamentalmente tre motivi per i quali suggerire a quasi qualsiasi essere umano mediamente alfabetizzato di leggere Il tempo degli dei.
Il primo motivo è che si tratta di un romanzo scritto da Berlicche (il blogger, non il demone). E con questo la presente recensione potrebbe dirsi bella che conclusa, quantomeno per coloro che lo conoscono, i quali nel romanzo ritroveranno tutti gli argomenti “core business” del suo blog.
«Maledetto l’uomo che confida nell’uomo»(1Ger 17:5)
Ciao clubbers, sono SirCliges e volevo riflettere con voi su questo.
Un videogioco è solo divertimento? Non può essere cultura “alta”, con contenuti educativi e perfino spirituali? Per smentire questo luogo comune, inauguriamo una serie di consigli videoludici per unire il didattico al dilettevole.
Bioshock, distribuito nel 2007, innesta nel genere “sparatutto” (il giocatore si muove con visuale in prima persona combattendo contro orde di nemici) una vera riflessione filosofica. Il protagonista, caduto in mare dopo un incidente aereo, trova un isolotto artificiale con un faro che contiene questo proclama:
il fondatore di Rapture ci dà un ateo e democratico benvenuto
Benvenuti a Rapture, segreta città sottomarina, collegata alla superficie da una batisfera-ascensore. La batisfera si immerge, e parte un messaggio registrato dal fondatore che esalta questa moderna Atlantide.
Rapture è la definitiva utopia umanista, incentrata sulla filosofia chiamata “grande Catena”…
«cum Petrus senescente mundo non senescat, sed sicut aquila renovetur virtus eius» «mentre il mondo invecchia, Pietro non invecchia, bensì rinnova i suoi poteri come l’aquila»
“Oh hai sentito l’ultima del Papa?” “No che ha detto?” “Ha detto che” [qualsiasi cosa su qualsiasi argomento in qualsiasi forma a qualsiasi destinatario] “Ma che davvero?” “Eh già proprio così.” “Ma insomma cioè a me questa cosa non è che convince proprio tantissimo.” “Se l’ha detto il Papa è vero.” “Vabbè però.” “Vabbè però niente. Se siamo cattolici dobbiamo crederci. Il Papa è infallibile.” “Ah dobbiamo.” “Eh sì dobbiamo.” “Allora mi adeguo.”
Questa, in estremissima sintesi, è come non funziona l’infallibilità del Papa. Non funziona così.
Questo post potrebbe deludere alcuni lettori. L’ho messo in conto. Spero di non rompere amicizie. Pazienza. Se una cosa è vera, è vera, a prescindere da come ci sentiamo noi al riguardo.
Questione: se prendere la Comunione in chiesa possa essere veicolo di contagio del cosiddetto corona virus.
Pare che. In contrario. Dimostrazione. Analisi delle obiezioni.
Mito: San Tommaso non credeva all’Immacolata Concezione della Vergine.
Realtà: invece ci credeva, ma la spiegava in modo diverso da come è intesa oggi, perché seguiva l’embriologia del suo tempo che oggi sappiamo essere errata (a margine, l’I.C. interessa molto anche per capire la relazione tra scienza e fede).
Segue spiegazione.
Uno dei miei più grandi difetti è rimandare alcune delle cose che dovrei fare a un domani sempre posticipato. Per esempio, ho dilazionato per anni il proposito di scrivere una lettera a Umberto Eco per dirgli che lo avevo scoperto, che avevo capito il significato di “Il nome della rosa”, il titolo del suo libro più famoso. Poi un dì leggo sul giornale che Umberto Eco è morto, e sbuffo. Mi ha fregato.
Rimesso il proposito nel dimenticatoio, constatando che pochi giorni fa erano tre anni dalla morte dell’autore, e apprendendo che a marzo la Rai trasmetterà una serieadattamento del romanzo, realizzo ora quel vecchio intendimento e spiego qui la mia intuizione (con spoiler).